Mi sono formato studiando e praticando come Peer Educator all’interno della Fondazione e mi sono specializzato come Counselor Sistemico presso il Centro Panta Rei di Milano.
L’orientamento sistemico socio-costruzionista di Pratiche Sistemiche deriva in modo diretto dall’alveo del Centro Milanese di Terapia della Famiglia, dalle teorie di Gregory Bateson e del Gruppo di Palo Alto.
L’orientamento sistemico–relazionale spiega il comportamento dell’individuo focalizzando l’attenzione sull’ambiente in cui esso è vissuto, sul sistema che attualmente vive e sulla rete di relazioni significative di cui egli è parte.
L’approccio sistemico propone un modello che richiede di non frammentare gli oggetti che vengono studiati ma di considerare la relazione che li connette. L’obiettivo è quello di non suddividere le cose, di non considerarle in modo separato ma di considerarle nel loro complesso.
Come sostiene U. Telfener (2011) il sistema è un “metodo di osservazione più che un oggetto di osservazione”.
Costruire cambiamento, secondo l’approccio sistemico-relazionale e socio-costruzionista, equivale a cercare quegli strumenti, quelle azioni che possono agevolare la possibilità di sperimentare prospettive sul mondo differenti da quelle che hanno portato alla situazione di stallo. Da queste prospettive deriveranno cambiamenti relazionali, nuovi comportamenti e nuove realtà.
Secondo l’ottica sistemica, che può essere descritta come la scienza dell’organizzazione e della totalità, è il più complesso che spiega il più semplice. Per realizzare nel counseling questi principi, si fa riferimento alle 4 linee guida (ipotizzazione, circolarità, neutralità e curiosità) alla base della strutturazione delle domande e della relazione con il cliente, arricchite delle novità portate da K. Tomm quali l’interventive interviewing e lo strategizing, per poi aggiungere un’ulteriore linea guida“l’altravisione”, elaborata e introdotta da Antonio Caruso nel 2008. Pratiche Sistemiche fa proprio anche il costruzionismo sociale che recupera pienamente la prospettiva sociale di analisi dei processi di costruzione già presenti nel pensiero sistemico. In questa visione, acquistano importanza le tecniche della narrazione, della ri-descrizione e l’osservazione dei processi di costruzione della realtà.
Questo approccio, in sintesi, si focalizza sulla conoscenza dei sistemi, sulla gestione della complessità e sulla prassi con cui questi sistemi si costruiscono, si mantengono e si ridefiniscono. L’obiettivo del counseling sistemico e socio-costruzionista è quello di impostare percorsi caratterizzati dalla brevità, dalla focalizzazione sule risorse presenti, attivando una strategia che intervenendo sulle relazioni punta ad un positivo cambiamento per la persona.