I Peer Educator sono persone che hanno vissuto esperienze di dipendenza patologica e che, dopo un periodo di responsabilizzazione e cura, hanno seguito specifici corsi di formazione.
A fronte di questi percorsi formativi e della conoscenza diretta dei problemi di dipendenza, i peer educator possono con maggiore facilità avvicinare le persone affette da dipendenza perché ne condividono il patrimonio linguistico, valoriale e rituale; sono percepiti come fonte credibile in grado di realizzare una interazione faccia a faccia immediata, meno inibente e meno giudicante; e infine forniscono un modello reale di possibilità di uscita dalla dipendenza.
I peer educator di ChiediAiuto aiutano le persone che incontrano ad attivare risorse interne per uscire dalla dipendenza: infondono una nuova consapevolezza che le convince ad affidarsi a Centri Socio Sanitari del territorio.
COSA E’ LA PEER EDUCATION
La peer education (alla lettera educazione tra pari) è un metodo d’intervento utilizzato nell’ambito della promozione della salute. Per ChiediAiuto alla pari significa che le persone che vogliono instaurare un rapporto con le persone affetta da dipendenza sono state a loro volta … dipendenti. Si realizza così una attività di co-costruzione educativa che mira a potenziare quelle competenze che consentono di compiere delle scelte responsabili.
Gli interventi fanno quindi leva sul legame di similarità, di conoscenza e condivisione delle problematiche che rendono il peer educator un interlocutore credibile, di cui ci si può fidare.
L’attività svolta dai peer educator di ChiediAiuto si sviluppa sull’ascolto della persona, l’analisi delle sue esigenze e l’individuazione delle risorse (interne ed esterne).
L’esame delle condizioni di partenza con il colloquio con chi chiede l’intervento di CHIEDIAIUTO e in seguito con la persona-dipendente, permette di dare un ‘peso’ e una ‘misura’ (finalità e obiettivi) all’intervento, facendo sì che questi vengano percepiti e condivisi dal destinatario dell’intervento. Sulla base di questo il peer educator attiva una serie di iniziative e incontri.
I peer educator di ChiediAiuto hanno fatto proprio un decalogo realizzato da una gruppo di professionisti della cura alla persona e pubblicato sul n.5 del 2004 di ‘Animazione Sociale’, mensile per gli animatori sociali del Gruppo Abele.
Questo decalogo offre “un modello di riferimento che delinea la peer education sia come un processo di cambiamento intenzionale che utilizza risorse non professionali, sia come approccio partecipativo alla prevenzione”.
– La peer education è partecipazione, riattivazione della socializzazione nell’elaborazione dei vissuti e delle esperienze.
– Il peer educator non è uno psicoanalista, il suo ruolo è di mediazione, non è un esperto di contenuti, ma sa gestire la relazione.
– La peer education non è delega né manipolazione, si propone come modello che vede negli adulti una forza propositiva nel momento in cui intervengono su giovani-dipendenti.
– La peer education rimette in gioco i ruoli. La co-costruzione di un nuovo modello educativo della persona-dipendente rende tutte le parti coinvolte protagoniste.
– La peer education è sostenuta da una rete, il servizio sanitario, le istituzioni locali, la pluralità di competenze è elemento indispoensabile
– La peer education è ricerca. La peer education è un modello preventivo partecipato, uno spazio dove parlare di sé e confrontare le proprie esperienze ‘alla pari’.
– La peer education è contagiosa. Le persone-dipendenti sono coinvolte in processo che li vede in primis ‘consumatori’ e poi ‘fruitori’ del progetto.
– La prevenzione è esperienza condivisa. La peer education si propone di diffondere nella cultura dei pari un atteggiamento che legittimi il pensiero e le esperienze di ognuno.
– La peer education fa entrare la vita … nella vita. Le percezione di vivere un momento di vita informale all’interno del normale svolgimento quotidianità: sono i peer a trasmettere e condividere esperienze, dubbi e incertezze con i pari.
– Il peer nel gruppo fa cultura. I peer educator sono persone comuni, solo con una consapevolezza maggiore dei processi comunicativi che devono attuarsi tra ‘pari’.
Le connessioni tra pari
Peer Education